I brani selezionati selezionati dalla commissione di valutazione sono i seguenti
Nel pomeriggio, Marta Cellini
E lasciatemi divertire!, Francesca Idini
Via della seta, Zhao Guachong
Notte, Camilla Piovano
E poiché non avevano potuto, Gilberto Rabino
Insegnante a riposo di esercitazioni corali, è stato coordinatore del biennio in Musica sacra al Conservatorio di musica A. Steffani di Castelfranco Veneto.
Come compositore ha collaborato con diversi enti italiani ed esteri e con musicisti quali Duo DissonAnce, Ensemble Couleur Vocale e Quatuor Sine Nomine di Losanna, L. Lanzarini, A. Mesirca, M. Somenzi, S. van Elst, B. Rootveld, D. Ruggeri, L. Werner.
Sue composizioni sono state premiate in concorsi nazionali e internazionali, trasmesse da RAI Uno, Radio Svizzera e da emittenti private. Ha pubblicato con Armelin Musica, Bèrben, Suvini Zerboni, Feniarco, Choralife (Cina), Ediciones Si bemol&Bmm (Spagna), Music Contact (Germania), Tre Fontane (Germania).
Nel 2014 la rivista Sei corde gli ha dedicato un inserto a firma di A. Gilardino. Nel 2015 Choraliter gli ha dedicato uno studio a firma di M. Da Rold e A. Kirschner, Oltre il minimalismo. Nel 2022 M. De Luca ha presentato la tesi Gianmartino Maria Durighello, Eine kritische Betrachtung seiner Gedanken und Ästhetik durch Analysen ausgewählter Neue Einfacheit presso il Kärtner Landeskonservatorium di Klagenfurt.
La sua produzione, da alcuni riportata al minimalismo o alla Neue Einfachheit, agli inizi rivolta soprattutto alla musica corale e alla musica per ragazzi, si è poi indirizzata alla musica cameristica e alla musica della tradizione ebraica (Premio UCEI 2017 e partecipazione a Sorgenti di vita - RAI Uno). Nel 2020 l’associazione Cum Sanctis - Coro e Orchestra di Lublino gli ha dedicato un concerto monografico; nel 2022 gli è stata dedicata la XIII Rassegna corale compositori viventi (online edition) di A. Calcagni. Nel 2022 il Trittico ungarico, per soli, coro, arpa, ensemble di saxofoni e percussioni è stato eseguito alla prima edizione del Treviso International Saxophone Festival. Collaboratore dell’Ufficio Liturgico Nazionale, è docente di composizione per la liturgia al Coperlim-CEI e ha pubblicato testi di spiritualità e formazione con Cittadella e CLV.
"Una musica, quella di Durighello, difficile da classificare e da contestualizzare in una precisa categoria stilistica, proprio perché collocata in un favoloso, mitico tempo, né passato né futuro, sospesa in una dimensione di straordinaria ampiezza lirica ed emotiva". (G. Acciai)