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Botteghe di composizione

Per questa edizione del Seminario sono due le botteghe di composizione proposte:

Bottega di composizione con Bob Chilcott (Regno Unito)

Come compositore, Bob Chilcott ha creato musica per la valorizzazione sia dell'insieme che del singolo, ai vari livelli di preparazione. Essendosi dedicato anche a scrivere per cori di giovani e per il mondo della scuola, gran parte della sua musica è melodica, con un linguaggio armonico chiaro che favorisce il suono del gruppo. Nel corso della sua carriera ha collaborato attivamente con diversi scrittori per dar vita a brani che si concentrassero sull'arte della narrazione, su idee e temi. Nel processo compositivo pone particolare attenzione alla chiarezza, sia lirica che musicale, alla forma, alle sonorità, alla praticità e al lavoro artigianale. La cosa importante è che la musica composta entri in connessione sia con gli esecutori che con il pubblico. Bob è essenzialmente un comunicatore: egli cerca di utilizzare tutte le conoscenze acquisite come cantante, direttore e compositore per stimolare la passione per il canto corale che costituisce, per lui, uno dei più grandi esempi di un'arte che non solo unisce i diversi continenti, ma risuona anche a livello umano in un modo ricco e profondo.

Bottega di composizione con Giovanni Bonato (Italia)

Sin dall'inizio della sua attività di compositore, Giovanni Bonato ha rivolto particolare attenzione e ricerca verso la spazializzazione sonora. Una tecnica compositiva che gli ha permesso di focalizzare e concentrare gran parte della sua produzione (specialmente strumentale e vocale a cappella, con eventuale apporto timbrico di piccoli strumenti) verso una realizzazione di sonorità e geometrie che interagiscono con l’ambiente esecutivo, valorizzandolo e spesso “modificandolo”. L’impiego della voce umana in tal senso è privilegiato e il testo cantato aggiunge valore e forza, non solo semanticamente ma anche foneticamente. Nella sua bottega, dove saranno incentivati discussione e confronti collettivi, Bonato cercherà di fornire ai partecipanti un approccio anche emotivo a una spazializzazione motivata e mirata (finalizzata ad una particolare situazione concertistica).

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