Le date significative del progetto
2024
20-24 settembre Milano / Bellinzona / Bari / Lecce
16-19 ottobre Torino
21-24 novembre Pesaro / Parma
2025
20-23 febbraio San Vito al Tagliamento
26-28 aprile Roma
22-25 maggio Torino / Milano
Le nuove generazioni sono quelle che hanno subito in maniera più significativa le conseguenze di questo meteorite che ha profondamente inciso sui rapporti di relazione e quindi anche sul legame artista-spettatore, riducendo le possibilità di espressione per decine di migliaia di giovani. Proprio per questo motivo la nostra Federazione, ancor più che in passato, intende riservare particolare attenzione a loro, ai giovani, con l’obiettivo di fornire opportunità di crescita che consentano di ridurre la distanza tra il canonico percorso di studi e il mondo del lavoro.
Le azioni intraprese mirano a creare i presupposti per un “ritorno alla normalità”: in concreto questi obiettivi si traducono nel rivedere le sale da concerto, le chiese e i teatri pieni di spettatori curiosi, attenti e desiderosi di arte e di musica.Per natura, per storia, per ampiezza del territorio coinvolto e per qualità della programmazione artistica, Feniarco ha da lungo tempo una capacità comprovata di coinvolgere decine di migliaia di persone che presentano peculiarità tra loro eterogenee rappresentando un bacino molto ampio in termini di età, grado di preparazione musicale, estrazione sociale, distribuzione geografica, tempo dedicato alla cultura, necessità e obiettivi.
«La musica corale promuove un senso di comunità […] Qualunque sia lo stress del giorno (una lunga giornata a scuola o sul posto di lavoro), in qualche modo lasci le tue preoccupazioni fuori dalla porta e far prove in quelle due ore diventa l’unica cosa che conta. Ed esci riposato e ricaricato».
La citazione deriva dalla breve intervista The Importance of Choir del 2015 di John Rutter, importantissimo compositore contemporaneo, in cui il musicista britannico sottolinea i benefici del coro e l’importanza legata alla salute mentale.
Secondo Bernardino Streito, matematico e fisico milanese,
«coro è un gruppo di persone che progettano un’esperienza artistica collettiva da realizzarsi con mezzi vocali», a cui aggiunge «un insieme di persone che si esprimono vocalmente, realizzando un’esperienza artistica secondo un progetto collettivo».
Nove sono gli elementi che compongono il concetto di “coralità”: gente, motivazioni, insieme di persone, progetto, gruppo, voce, realizzazione artistica, verifica, coro. La pratica corale promuove valori didattico-formativi (educazione, istruzione, eufonia ovvero equilibrio dell’euritmia e eutonia – equilibrio tono corporeo – per un’emissione vocale equilibrata, euritmia, ossia la coordinazione suono, ritmo e movimento, a cui è connesso l’ordine del numero e della parola), valori socio-pedagogici (formazione, autoformazione, autocontrollo, autoconoscenza, autocoscienza, autostima) e valori terapeutici (socializzazione, integrazione, prevenzione, riabilitazione).
Tenendo conto anche di queste importanti testimonianze e dei molteplici valori che si possono riscontrare nella musica corale, Feniarco vuole allestire il progetto Next Choral Generation che ha come nucleo portante il Coro Giovanile Italiano, ovvero una formazione corale costituita da 40 giovani cantori (20 uomini e 20 donne, salvaguardando così la parità di genere) provenienti da diverse regioni italiane e selezionati per merito.Grazie alla collaborazione di diversi enti e istituzioni, sono state organizzate audizioni in cinque diverse città italiane (Milano, Vicenza, Roma, Oristano, Vibo Valentia) a cui hanno partecipato i migliori giovani cantori del territorio. Questa fase preliminare, curata artisticamente dal maestro e direttore del coro Marco Berrini, è stata possibile grazie al prezioso lavoro del team della Federazione che ha messo in campo la propria professionalità e competenza per il delicato processo di selezione. Selezione che, come sopra indicato, ha portato all’individuazione di 40 giovani cantori con età compresa tra 18 e 28 anni.
A questa fase preliminare realizzata totalmente con risorse proprie della federazione, seguirà ora il progetto vero e proprio con l’organizzazione di stage di formazione finalizzati alla realizzazione di un ciclo di concerti di alto valore artistico in cui verrà presentato agli spettatori il lavoro “di squadra”. Un programma musicale frutto di una sistematica e meticolosa programmazione individuale e collettiva, un percorso sensoriale, uditivo ed emozionale che vuole coinvolgere il pubblico e costituire un modello di riferimento di buone pratiche e di significative politiche culturali di indirizzo.
Gli stage sono saranno articolati in diverse giornate consecutive (4-5) con 6/8 ore di studio giornaliero. Verranno affrontati nuovi repertori ritenuti particolarmente interessanti per i giovani, attraenti per il pubblico, innovativi in termini di scrittura e stile compositivo, didattici e specifici per acquisire nuove skills. Il lavoro di studio è finalizzato sia alla miglior performance possibile che alla crescita individuale che completi e integri il percorso di studi seguito da ciascun cantore.
La condivisione di questa esperienza di alto livello artistico, ripetuta in diverse regioni d’Italia e in diversi momenti dell’anno, contribuirà in modo significativo a creare una sorta di “ponte” tra quello che sono gli studi accademici e quelle che sono le prospettive di inserimento nel mondo del lavoro per tutta questa generazione di musicisti. La nazionale giovanile della coralità è l’espressione più sana e florida delle potenzialità dei giovani, della loro passione per l’arte e la cultura, di come si possa trasmettere bellezza con la musica e di come, scegliendo di intraprendere la strada desiderata e con uno spirito da sognatori, si possano raggiungere importanti traguardi e obiettivi.
La consapevolezza della qualità del progetto sarà testimoniata dall’apprezzamento del pubblico che avrà l’occasione di assistere in prima persona alle esibizioni in programma, incrementando la considerazione nei confronti delle nuove generazioni. Di fondamentale importanza, oltre alle risorse dell’Otto per mille della Chiesa Valdese, saranno le sinergie da realizzarsi sui territori. Sinergie che permetteranno di ammortizzare i costi, di usufruire di servizi e di spazi a condizioni particolarmente agevolate, di contribuire alle attività di comunicazione favorendo la più ampia partecipazione possibile. Per coinvolgere il pubblico e ottenere l’obiettivo dell’audience developement, saranno pianificate apposite campagne di comunicazione, sia con i mezzi tradizionali che, soprattutto, attraverso i social network. Grazie alla diretta collaborazione dei cantori coinvolti, sarà più facile raggiungere l’interesse dei loro coetanei incentivando la partecipazione alle proposte concertistiche organizzate sul territorio nazionale. L’utilizzo di messaggi di comunicazione “attuali” fatti da visual e da concept di immediata comprensione e con linguaggi e modalità di tendenza, sarà una delle chiavi fondamentali della campagna comunicativa che la federazione metterà in campo.
Non va dimenticato che il progetto vuole anche incentivare la sostenibilità ambientale e lo sviluppo sostenibile: a tale proposito non possiamo che sottolineare come la voce sia una delle espressioni artistiche più green del pianeta. Non inquina, non disturba, non necessita di alcuna forma di riciclo in quanto non produce rifiuti ma solo bellezza. Il canto corale, pertanto, può essere considerato come uno dei più importanti elementi di sviluppo culturale perfettamente in linea con le esigenze del mondo di oggi. E, inoltre, rappresenta un forte elemento di consapevolezza individuale come base dell’equilibrio collettivo. Aiuta la prevenzione di forme di disgregazione sociale e interviene nei casi di emarginazione. La coralità è per sua natura inclusiva (l’aggettivo “corale” è utilizzato anche in contesti molto diversi da quello originale).
Tra gli obiettivi di crescita dei giovani non vi è solo quindi quello esclusivo delle competenze ma quello della crescita come persona, come individuo, come attore per lo sviluppo della comunità.
Un progetto quindi pensato per i giovani, con i giovani, per il futuro, per il pianeta, per il pubblico. Un progetto che vuole portare bellezza, qualità e competenza in giro per la nostra splendida penisola.Il progetto toccherà diverse regioni, in particolare Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e ora anche Marche, con l'intento di collegarci a Pesaro 2024 capitale italiana della cultura.