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Actio Liturgica in Passione Domini

Le luci e le tenebre del Venerdì Santo e della sua liturgia (unico giorno dell'anno in cui non si celebra la messa) hanno sempre solleticato l'estro dei compositori del ramo cosiddetto "còlto". Si pensi alle grandi Passioni bachiane, allo Stabat Mater di Pergolesi, ai Tenebrae Responsoria di Gesualdo, e così via; la liturgia della Settimana Santa, e in particolare l'Officium Tenebrarum, contano esempi musicali di estrema bellezza ed ispirazione.
Se questo accadeva nella musica "còlta", non si può non pensare a quanto accadeva nella dimensione della devozione popolare; ed è lì che la Combricola andrà ad appoggiare il suo contributo liturgico. Nel solco della grande tradizione popolare dove dalla notte dei tempi si intrecciano suono, pietà e drammaturgia (si pensi alla tradizione del Miserere di Sessa Aurunca) la parrocchia di Mazzoleni ha voluto ripristinare la tradizione del Venerdì Santo come si celebrava anni fa con quel tipo di suono così evocativo.
Ecco allora che accanto brani meditativi di tradizione sacra bergamasca (Adoramus te Christe di Guido Gambarini, Popolo Mio di Gilberto Sessantini) e non (Vieni dolce morte di Renato Dionisi) faranno la loro comparsa il Miserere di Perosi, che si cantava a Mazzoleni durante la processione del giorno dei Santi e dei Morti, e lo Stabat Mater che veniva intonato durante la via Crucis del Venerdì Santo, sul percorso che andava dalla piazza Mazzoleni a Ca bus, Ca Mondora e rientro.
Un affondo nella tradizione, per tornare ad ascoltare il suono della nostra terra, come è solita fare la Combricola, meditando sulla Passione di Cristo, in attesa della luce di Pasqua.

organizzatore:
Coro C.A.I. Valle Imagna (Amici della Combricola)

Con la partecipazione di

venerdì
29
marzo 2024

ore 20:30

Sant'Omobono Terme (BG)
Parrocchiale di Sant'Omobono, piazza Mazzoleni

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